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I cani e gatti possono essere morsi dalle zanzare esattamente come noi umani, ma per loro la fastidiosa puntura di questo insetto può essere molto pericolosa.

Proteggere gatti e cani dalle punture di zanzare non è solo un modo per evitare loro fastidiosi pruriti ma anche un modo per preservare la loro salute. Non sono pochi, infatti, i danni e le malattie che le zanzare possono trasmettere ai nostri amici a quattro zampe. Per questo motivo una corretta prevenzione e l’adozione di rimedi efficaci contro le punture è di fondamentale importanza. 

TIPI DI ZANZARE

I tipi di zanzare diffuse in Italia sono: la zanzara comune (Culex pipiens), la cui puntura può rappresentare solo un fastidio per cani e gatti e, nei soggetti più sensibili, provocare reazioni allergiche; la zanzara coreana (Aedes koreicus); la zanzara tigre (Aedes albopictus); il flebotomo. Queste ultime sono possono essere vettori di malattie pericolosissime per cani e gatti ed è proprio da questi insetti che bisogna in particolare proteggere i nostri amici pelosi.

MALATTIE CHE POSSONO ESSERE TRASMETTERE DALLE ZANZARE

Tra le malattie più pericolose che possono essere trasmesse ai cani e ai gatti attraverso la puntura della zanzara tigre e della zanzara coreana troviamo innanzitutto la filariosi, una malattia molto insidiosa, che può manifestarsi anche dopo molti mesi dal contagio. Esistono due tipi di filariosi: cardiopolmonare (dalla Dirofilaria immitis), che può portare alla morte dell’animale, oppure sottocutanea (dalla Dirofilaria repens). I sintomi della filariosi si possono manifestare anche a distanza di mesi rispetto al momento del contagio. Una singola puntura di una zanzara infetta è sufficiente a trasmettere più larve del parassita e a causare la malattia e può trasmettere contemporaneamente entrambi i tipi di filariosi. I parassiti adulti sopravvivono a lungo negli animali, arrivando a una durata di 5-6 anni di vita. L’altro grande pericolo per i cani è la Leishmania infantum, un protozoo trasmesso da una zanzara specifica: il flebotomo, conosciuto anche come “pappatacio”, la cui puntura può dare luogo alla Leishmaniosi, una malattia molto debilitante, complessa e difficile da curare, che spesso porta alla morte del cane e che può contagiare anche l’uomo.

PROFILASSI

La migliore difesa contro i pericoli delle zanzare è la prevenzione, che deve essere sia ambientale (bonificando l’ambiente con insetticidi non nocivi per uomini e cani o utilizzando zanzariere sottili e sostanze repellenti naturali), sia sugli animali, attraverso antiparassitari specifici. Tra i prodotti più diffusi per combattere i flebotomi vi sono i piretroidi e la permetrina, da utilizzare solo per il cane e non per il gatto e da evitare in caso di convivenza cane e gatto, poiché sono sostanze molto tossiche per il gatto. Un’altra importante forma di prevenzione è far dormire l’animale in casa e non all’aperto ed evitare, nei mesi più caldi, le passeggiate serali, in quanto di sera il rischio di essere punti da insetti è più alto. È molto importante utilizzare prodotti suggeriti dal veterinario di fiduciaevitare il fai da te e soprattutto non utilizzare su animali prodotti per uso umano né prodotti per cani su gatti e viceversa. Per la prevenzione della filariosi il farmaco di riferimento è l’ivermectina, che viene rapidamente eliminato dall’organismo (entro 72 ore), fattore che ne accresce la sicurezza, evita qualsiasi interferenza con l’organismo e garantisce dalla comparsa di parassiti resistenti. L’ivermectina elimina le larve inoculate dalle zanzare nei 30-40 giorni antecedenti il trattamento, intervenendo prima che esse inizino la loro migrazione verso il cuore. È sufficiente somministrare all’animale questo principio attivo una volta al mese per tutto il periodo a rischio (dalla primavera all’autunno inoltrato) per scongiurare i rischi di infestazione. Anche in questo caso si consiglia di rivolgersi sempre al veterinario di fiducia senza prendere iniziative personali.

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